16.9.09
CONHECEM ESSES CONTOS?
[01] L'erba sa leggere e scrivere? Hai mai visto un cane all'università, alfabetizzato? Hai già visto cose sensate in giro? Dove? Non voglio imparare. Rifiuto.
[02] Ah-a. E adesso devo supportare questo maledetto ubriacone. Cosa mi dà? Biscotti in poltiglia. Calci sugli stinchi. Prima ero più felice. Quando l'aereo pieno di stranieri arrivava e noi sculettavamo per l'aeroporto.
[03] Violenza è il macchinone fermarsi sui nostri piedi e chiudere il finestrino fumé e noi senza nemmeno la chance di vedere la faccia del pagliaccio con la cravatta che non vuole perdere tempo e il tempo perso lo guarda sul suo rolex d'oro.
[04] Sembri un bambino, Nando. Dimentica quest'arma, parliamo. Prima che arrivino i rinforzi. Stanno per venire qui. L'avviso io tua madre che è andato tutto bene.
[05] Il mio negro ora è un negro miglione. Abita nei quartieri alti, usa scarpe e abiti. Scatena invidia ovunque passi. Il mio negro non ne ha per nessuno, solo per me. Il mio negro si chiama Benjamim.
Em tempo: para quem ainda ficou boiando, segue a relação, abaixo. Todos retirados do meu livro Contos Negreiros e traduzidos (na íntegra) por Francesca De Angelis e encenados por ela (que é atriz idem) lá em Milão, na Itália. E fico eu todo feliz e meraviglia! E mais não digO. E beijos no umbigO. E té a próxima vista. Fui.
[01] Totonha. [02] Vaniclélia. [03] Esquece. [04] Polícia e Ladrão. [05] Meu Negro de Estimação.
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